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Complicanze osteopatiche di un bambino difficile

Complicanze osteopatiche di un bambino difficile

Intervista Rivista “PARENTS” Dicembre 2007
Autorizzazione dell’autore “D.Ronsmans. D.O”

  • UN BAMBINO DIFFICILE, VERAMENTE DIFFICILISSIMO… Alcune volte è la conseguenza di un trauma frontale.

Con la collaborazione dell’Osteopata DANIEL RONSMANS.D.O. (Membro dell’associazione Belga di Osteopatia)

INTERVISTA:

Parents: Spesso si dice di un bambino difficile che è in sofferenza. Ha una spiegazione osteopatica?

Daniel Rosmans: D.O: Ovviamente si, ma soltanto per alcuni casi precisi dove anatomicamente e neurologicamente si può giustificare. Per essere corretti non bisogna generalizzare. Può provenire anche di un solido problema psicologico e relazionale.

Parents: Quali sono le manifestazioni evidenti?

Daniel Rosmans: Il bambino si esprime con grida, comportamenti e lacrime. Va dall’aggressività, con colpi o gesti distruttori, a collera smisurata e rigetto del suo ambiente. E’ il suo linguaggio per manifestare il suo disagio o il suo dolore. L’adulto può ragionare e parlare per spiegarsi, invece il piccolo di 3 anni si giustificherà raramente.

Parents: Per lei a cosa corrisponde l’espressione “è infernale”?

Daniel Rosmans: Tutto è nella relazione tra quello che percepisce il comportamento come difficile (il Padre, la Madre o la persona più vicina) e il bambino che la manifesta. Un bambino INFERNALE può essere quello che provoca l’inferno a casa o quello che subisce l’inferno di casa! Spesso è un può dei due. Dunque non cercare un colpevole ma piuttosto capire il contesto della relazione. Se i genitori accettano l’auto critica, spesso il bambino difficile è in domande e reazioni comportamentale possono essere causate da una insicurezza affettiva. L’arrivo di uno fratellino, la perdita di considerazione, il ritmo familiare eccessivo, il malessere della coppia e di conseguenza l’assenza di piacere di essere insieme. Tutto questo concorre isolatamente o globalmente a perturbare la sicurezza che a tanto bisogno. Interessante sapere che un bambino “negligè” va esteriorizzare spiacevolmente per farsi rimproverare. Per lui è meglio che essere confrontato all’indifferenza.

Parents: E molto oggettivo di citare questi avvenimenti familiari e tenerne conto psicologicamente ma hanno un impatto sull’equilibrio osteopatico? e in questo caso, come fare la differenza tra una tensione di origine psicologica e un conseguenza traumatica? Bisognerei parlarne una prossima volta.
Ci può dare adesso il suo punto di vista lesionale, più biomecanico.

Daniel Rosmans: Per ricordare, il cranio – anche se ad alcuni dispiace – è una scatola molle dove tutte le giunzioni ossee chiamate “suture”sono innervate, lubrificate e vascolarizzate. Ogni pressione traumatica va generare, da compressione, una irritazione neurologica sottostante. Questo fenomeno può avvenire durante la gravidanza, durante il parto o in seguito a circostanze a volte inaspettate. Una manutenzione sbagliata, una caduta maldestra o un colpo dato da un’altra persona…e si scatena delle manifestazioni dette “funzionale” saranno reversibile soltanto dopo una correzione osteopatia.

Parents: Ha esempi anatomici precisi?

Daniel Rosmans: Per citare i principali, abbiamo grandi ossa craniche come l’occipite, i parietali, i temporali, i sfenoidi e il frontale che possono essere vittime di compressioni e sfondamenti. Sono dunque aree della corteccia (cervello) o certi nervi cranici o gangli neuro-vegetativi che saranno irritati. In tutti i casi, anche le circolazioni sanguini e linfatici saranno implicate. Non si può mai dissociare la circolazione, la neurologia e la meccanica. Sono i tre legami di cui parla gli osteopati e che non sono compresi da molti! E cosi che alcune cefalee possono essere in rapporto con l’occipite, alcuni disturbi audio o squilibri con il temporale, diverse manifestazioni della vista con i sfenoidi, delle difficoltà di memorizzazione e di elocuzione con i parietali.
E intenzionalmente che separiamo l’osso frontale, visto che è il tema che ci preoccupa.
Per informazione, 10 % della popolazione presenta un frontale in 2 parti. Semplicemente corrisponde a una mancanza di saldatura della zona embriologica. Tutti bambini hanno 2 frontali, che progressivamente vanno raggiungersi colmando la fontanella anteriore (bregmatica).

Parents: Sarebbe dunque una zona-chiave, in lesione su i bambini difficili e per certi casi “caratteriali”?

Daniel Rosmans: Si e no, non è sempre tanto semplice.
Invece sapendo che la corteccia è la zona di organizzazione e pianificazione dei comportamenti, un trauma locale bene preciso cambio radicalmente le reazioni dell’individuo. Sarà dunque difficile per lui prendere le decisioni adeguati, di valutare le possibilità e coordinare un trattamento! Questo è la neurologia pura e semplice non sono considerazioni osteopatiche…

Parents: Si può descrivere un caso tipico?

Daniel Rosmans: un bambino che non vede una porta vetrata, che cade sulla sua fronte o riceve un pallone di calcio sulla sua testa può avere subito sfondamento del suo osso frontale e a corto o medio termine presentare dei sintomi di aggressività , di agitazione e di grande emotività.
Imperativo, se è il caso, di non fare domande sulla pace della coppia ….., ma indirizzarsi a un osteopatia competente! Alcune bambinaie o insegnante avvertono logicamente bozze o ematoma frontali e costatano di seguito cambiamenti radicali del comportamento (purtroppo in peggio). Certamente è la più bella illustrazione di causa- effetto. Oggettivamente queste persone costatano un cambiamento di comportamento dopo il trattamento di correzione.

Parents: E facile manipolare una zona frontale?

Daniel Rosmans: Per rassicurarla, non è doloroso per il paziente.
E una tecnica di liberazione da sollevamento , gli Americani la chiamano “lift”, ed è questo tramite un delicato modellaggio diminuisci la compressione della zona irritata.
L’importante in seguito è di valutare le vicinanze, visto che come un puzzle, tutti i pezzi del cranio devono ritrovare il loro giusto posto e la loro malleabilità. Provate un cappello o un casco tropo piccolo e soffrirete di sconforto o spiacevole dolori. Ricordatevi questo esempio, è abbastanza significativo. Il Dotore W.G. SUTHERLAND (il padre dell’osteopatia cranica) aveva provato su se stesso una serie di modelli compressivi per valutare le reazioni fisiologiche ed autentificare il suo metodo terapeutico. Nelle Stati Uniti, recentemente “l’American Osteopatic Association (AOA)”si è posizionato ufficialmente per convalidare e sostenere le ricerche della “Cranial Academy”. Si arriva cosi ad una valutazione scientifica oggettiva. Peccato per quelli che hanno preso delle posizione critiche medicalmente poco deontologiche.

Parents: Quante sedute servono per risolvere questo tipo di problema?

Daniel Rosmans: Può essere spettacolare in una seduta ed essere consolidato eventualmente in due o tre trattamenti.
Dovete sapere che quando una zona è stata fragilizzata da un trauma più o meno violente, rimane sempre una “memoria tessutale” dunque una fragilità. Possiamo osservare delle recidive se avviene un nuovo fenomeno compressivo. E un può come la distorsione recidivante di caviglia, necessita alcune precauzione.

Parents: Una volta evidenziato l’oggetività della diagnosi (l’ambiente e il l’individuo) è sempre facile la collaborazione terapeutica?

Daniel Rosmans: Gli Osteopatici sono sempre molto attenti ai problemi comportamentali e non sotto stimano mai i fenomeni lesionali meccanici. Loro sanno bene dove possono indirizzare il bambino che non la fa più.
Alcuni Pediatri tradizionali hanno capito perfettamente la logica osteopatia e raccomandano ai genitori quest’approccio complementario. E altrettanto valorizzante per il medico dare questo consiglio che avere prescritto un buono rimedio o medicina senza dimenticare la possibilità di una via psicologica.
Interessante sapere che alcuni Psicologi , prima di “psicolocizzare” i disagi del bambino, descritti dai genitori, chiedono un bilancio osteopatico. Delle volte basta questo per fare ritrovare al bambino e alla sua famiglia un armonia in tempi brevi.
Infine conto, le parte interessate saranno sempre riconoscente e la loro fiducia sarà una grande soddisfazione professionale.

Parents: Prossimo approccio specifico?

Daniel Rosmans: Si potrà parlare dei rigurgiti. Questo famoso riflusso gastro-esofagico che perdura spesso !